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al rimodellamento strutturale e funzionale       scenza”, un maker di invecchiamento cel-
cellulare, portando ad una elevata resa di       lulare (15). Il trattamento con REAC è stato
differenziamento in senso cardiaco, vascola-     in grado di migliorare l’espressione del gene
re, neuronale e muscolare scheletrico, sia in    TERT, che codifica per il nucleo catalitico
cellule ES murine (12) che in cellule stami-     della telomerasi, aumentando la lunghezza
nali mesenchimali umane derivate da tessuto      dei telomeri, con il pieno recupero del po-
adiposo (hADSC) (13). Abbiamo scoperto che       tenziale differenziativo nelle hADSC esposte
il differenziamento verso le stesse tipologie    (15). L’effetto antiinvecchiamento del REAC
cellulari poteva essere addirittura indotto      ha anche coinvolto l’attivazione di un per-
mediante esposizione a REAC in fibroblasti       corso telomerasi-indipendente, portando ad
umani cutanei (14). Per la prima volta, cellule  un aumento della trascrizione di Bmi-1 e dei
somatiche non-staminali umane adulte sono        geni della staminalità, nonché delle protei-
state riprogrammate verso destini ai quali       ne da questi codificate (15). L’aver scoperto
non sarebbero mai altrimenti andate in con-      di poter utilizzare energie fisiche per agire
tro. Tutto questo senza l’utilizzo di tecniche   su vie telomerasi-indipendenti e telomerasi-
di trasferimento genico mediante vettori vi-     dipendenti, ottimizzando la capacità delle
rali, potenzialmente rischiose, e senza l’im-    cellule staminali di far fronte al progredire
piego di molecole chimiche costose e legate      dell’invecchiamento, può avere importanti
a procedimenti complessi di sintesi. Inoltre,    implicazioni biomediche. Infatti, le cellule
la riprogrammazione delle cellule somatiche      staminali, come qualsiasi altra cellula del
mediante tecnologia REAC ha comportato un        corpo, vanno in contro a senescenza, e que-
aumento transiente dell’espressione di geni      sto ostacola il loro potenziale differenziativo
di staminalità, seguito dalla loro inibizione    e di auto-rinnovamento, spiegando anche il
trascrizionale (14), senza congelare le cellule  declino associato all’età nella potenzialità di
esposte in intermedi simil-embrionali, cosa      auto-guarigione dei tessuti e degli organi.
che può comportare la persistenza di elemen-     Inoltre, la senescenza indotta da prolungata
ti cellulari soggetti ad una deriva tumorale.    espansione delle cellule staminali in vitro,
Un dato di notevole interesse è il fatto che     come accade quando si cerca forzatamente di
l’esposizione di hADSC a campi elettroma-        aumentarne il numero prima di un trapianto,
gnetici convogliati con REAC è risultata in      ostacola seriamente l’espressione di pluripo-
grado di invertire la senescenza staminale       tenza/multipotenza, portando ad un declino
in vitro (15). In particolare, in hADSC sog-     costante nel repertorio e nella resa dei pro-
gette ad invecchiamento in vitro mediante        cessi differenziativi. La capacità del REAC di
coltura prolungata (oltre 90 giorni), il trat-   agire come una “macchina del tempo” sulla
tamento con REAC ha significativamente           cronobiologia delle cellule staminali può im-
diminuito il numero di cellule staminali         postare le basi per approcci futuri di ringio-
esprimenti “β-galattosidasi associata a sene-    vanimento dei tessuti e può ottimizzare il

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