Page 14 - L'ospedale 4-16
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A.N.M.D.O.
Non si pone inoltre sufficiente attenzione all’e- e Slow Medicine e specifici sugli items IPASVI.
quilibrio dell’ambiente e all’integrità dell’ecosi- La seconda fase della formazione, svoltasi co-
stema che non è solo quello attuale, ma va ri- me affiancamento on the job, ha riguardato
ferito anche alle generazioni future in un’ottica invece il personale infermieristico delle cinque
di etica consequenzialista cui fanno riferimento U.O. che si sono rese disponibili ad attivare il
nuovi concetti quali la “tossicità finanziariaâ€7. progetto per un totale di 88 operatori coinvolti;
in tale fase è stata distribuita una scheda di au-
MATERIALI E METODI tovalutazione con questionari relativi agli items
da applicare (Figura 2). Considerati i risultati
L’Unità Operativa Qualità , Accreditamento, In- incompleti rilevati nel primo Audit, si è proce-
novazione e Ricerca (U.O. Q.& A.), in staff alla duto con una nuova formazione “face to faceâ€
Direzione Strategica dell’ Azienda Ospedaliera degli operatori e la scheda di autovalutazione è
(A.O.) di Cosenza, ha attivato un processo di stato sostituita da una scheda più confacente al
appropriatezza delle cure per garantire conteni- progetto (Figura 3). Ciò è stato effettuato nelle 3
mento dei costi, ma soprattutto appropriatezza U.O. più performanti e ha riguardato comples-
ed efficacia nei percorsi assistenziali. Dopo l’in- sivamente 53 operatori.
dividuazione delle Unità Operative (U.O.) nelle
quali sperimentare i criteri di appropriatezza RISULTATI
relativi alle pratiche infermieristiche in cui il
Servizio Infermieristico–Tecnico (SITROS) è Successivamente alla formazione frontale, tra
stato coinvolto e ha condiviso le procedure da settembre 2014 e luglio 2015, il referente Infer-
monitorare, il personale è stato formato sia fron- mieristico (R.I.) dell’U.O. Q.& A. ha effettuato
talmente che on the job sulle cinque procedure un refresh della formazione coinvolgendo il
assistenziali che il Collegio Nazionale IPASVI personale con incontri sul campo, esplicitando
definisce inutili/dannose per il paziente (Figura gli ITEMS e distribuendo le schede di autovalu-
1). Fare di più non significa fare meglio. tazione con i relativi questionari a 5 U.O. (On-
Le cinque pratiche a rischio d’inappropriatezza cologia, Geriatria, Rianimazione, Chirurgia F.,
di cui professionisti e pazienti dovrebbero par- Chirurgia M.). Analizzate le schede compilate
lare. L’iniziativa è stata condotta nel periodo dagli operatori, sono state evidenziate diverse
luglio 2014 - febbraio 2016. Nella prima fase criticità . Su 87 schede distribuite nelle 5 U.O.
la formazione “frontaleâ€, che ha coinvolto 31 ne sono state raccolte 48, con una media di
coordinatori infermieristici (quasi tutte le U.O.), adesione del 55%. Pur essendo stata omoge-
ha riguardato temi generali di Choosing Wisely nea la metodologia di somministrazione delle
schede, sono state riscontrate delle difformitÃ
Figura 2. Schede di autovalutazione criteri IPASVI consistenti tra U.O. simili: infatti in quelle
Chirurgiche l’adesione è variata tra 0 e 92%; la
stessa cosa è avvenuta per le U.O. Mediche con
una variabilità rispettivamente tra 0 e 49% di
aderenza, mentre ha destato interesse il fatto
che da una U.O. come la Rianimazione, dalla
quale per la tipologia di appartenenza all’area
critica (pazienti maggiormente bisognosi di
assistenza, minore tempo a disposizione per
attività extrassistenziali) ci si sarebbe aspettati
minore compliance, l’aderenza è stata invece
del 96%. Dall’analisi dei questionari effettuata
in questo primo Audit è emerso che le U.O. non
hanno adeguatamente collaborato per riferiti e
verificati eccessivi carichi di lavoro del persona-
le e poca informazione su alcuni temi proposti
(per es. utilizzo di dispositivi per stomia nel
caso di complicanze). Le problematiche speci-
fiche evidenziate sono state:
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