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IPASVI - Federazione Italiana Collegi Infermieri
1 Non eseguire la tricotomia pre-operatoria con rasoio a lama in previsione di un intervento chirurgico (AICO)
2 I peli e i capelli possono essere fonte di infezione e ostacolare una completa visualizzazione della zona da incidere e interferire
3 successivamente con la disinfezione della ferita. Le evidenze scientifiche più recenti sono a favore della tricotomia nei casi in cui i peli
4 nell’area di incisione possano interferire con la procedura chirurgica. Studi prospettici randomizzati suggeriscono che l’uso del rasoio
5 elettrico (clipper) determina un minor numero di infezioni rispetto al rasoio a lama poiché associato ad un minor traumatismo cutaneo.
Nonostante sia limitata l’evidenza sulla tempistica di esecuzione della procedura, qualora si dovesse effettuare la tricotomia sarebbe
preferibile eseguirla il giorno dell’intervento chirurgico.
Non utilizzare in modo improprio dispositivi di raccolta per stomie con placca convessa. (AIOSS)
La placca convessa è indicata per l’apparecchiatura di stomie complesse o retratte. La sua applicazione non è indicata in presenza di
laparocele, di stomia che deborda rispetto al piano cutaneo, di stomie estroflesse o piane. In Italia esiste un uso eccessivo della placca
convessa spesso senza valida motivazione, procurando disagi e talvolta danni alla cute peristomale, con ripercussioni sulla qualità di
vita del paziente. Inoltre, essendo questo presidio molto più costoso rispetto a quelli dotati di placca piana, l’utilizzo improprio, oltre a
non apportare effetti benefici al paziente, comporta maggiori costi sanitari per la gestione della stomia.
Non utilizzare in modo improprio sostanze chimiche per la detersione del complesso stomale. (AIOSS)
Nonostante l’evoluzione delle conoscenze e delle evidenze sull’azione lesiva prodotta sulla cute dalle soluzioni antisettiche, sgrassanti,
disinfettanti quando utilizzate per la detersione del complesso stomale, ancora oggi queste sostanze sono frequentemente adottate dagli
operatori sanitari. L’impiego di prodotti antisettici e/o disinfettanti per effettuare le pratiche quotidiane di detersione del complesso
stomale è un comportamento inappropriato che può determinare alterazioni delle caratteristiche di integrità della cute (irritazioni,
arrossamento, dermatiti, lesioni). È fondamentale considerare le caratteristiche chimico-fisiche delle soluzioni da utilizzare per la
detersione del complesso stomale.
Non utilizzare disinfettanti istiolesivi sulla cute integra nei soggetti anziani, allettati, con cute fragile e/o compromessa.
(AIUC)
L’utilizzo di disinfettanti e coloranti (ipoclorito di sodio, mercuriali, iodopovidone, derivati del benzene…) su cute integra è una pratica
molto comune. Oltre a non avere nessun razionale clinico, l’utilizzo di questi prodotti è particolarmente dannoso, in quanto provocano
secchezza della cute, allergie, dermatiti da contatto, prurito. Possono inoltre aumentare il rischio di sviluppare lesione da pressione di
I e II grado.
Le linee guida attuali e gli studi effettuati consigliano l’utilizzo di prodotti detergenti specificatamente formulati, con ph acido e con
una formulazione senza risciacquo, per ridurre gli sfregamenti durante la pulizia.
Non fare ricorso alla ginnastica vescicale (chiusura ripetuta del catetere) prima della rimozione del catetere vescicale.
(ANIMO)
La letteratura e le principali linee guida definiscono questa pratica inutile. Essa è basata su un razionale smentito dalla fisiologia della
minzione in quanto il muscolo detrusore della vescica non esegue alcuna forma di “ginnastica†quando il catetere rimane in situ perché
lo svuotamento dell’urina avviene per drenaggio e non per contrazione dello stesso muscolo. La ginnastica vescicale può invece risultare
dannosa per il paziente perché se il catetere viene chiuso più volte durante la giornata, soprattutto in assenza di un circuito chiuso, si
determina una stasi urinaria, che può aumentare l’incidenza di infezioni urinarie.
Figura 1. ITEMS IPASVI
no un effetto moltiplicatore negativo sull’intero partire da un’assunzione di responsabilità da
sistema². parte dei professionisti della salute in accordo
Partendo da queste considerazioni, per arginare con i cittadini e, partendo da queste conside-
il problema, sono state avviate numerose inizia- razioni, Slow Medicine ha lanciato in Italia il
tive nazionali e internazionali. progetto FARE DI PIU’ NON SIGNIFICA FARE
Nel 2012 l’American Board of Internal Medicine MEGLIO, per una Medicina Sobria, Rispettosa
(ABIM)³ ha lanciato negli USA la campagna e Giusta5, con la mission di creare un contesto
“CHOOSING WISELY†(in italiano SCEGLIERE di facilitazione e appropriatezza delle attivitÃ
CON SAGGEZZA) e le principali nove Società sanitarie a favore di professionisti e cittadini6.
Scientifiche degli USA hanno individuato “Five La diffusione e l’uso di nuovi trattamenti e
things Physicians and Patients Should Question†nuove procedure diagnostiche non sempre si ac-
(le cinque pratiche diagnostico-terapeutiche ad compagnano a maggiori benefici per i pazienti.
alto rischio di inappropriatezza, la cui necessità Interessi economici e ragioni di carattere cultu-
deve essere messa in discussione, suggerendo rale e sociale spingono all’eccessivo consumo
a pazienti e medici di parlarne per condividere di prestazioni sanitarie, dilatando oltre misura
il percorso di cura4. La spinta all’utilizzo ap- le aspettative delle persone, più di quanto il
propriato delle risorse disponibili non può che sistema sanitario sia poi in grado di soddisfarle.
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042016