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A.N.M.D.O.

        microbici di Kirby-Bauer per diffusione su     sentato al T0 e perciò risultato non signifi-
        piastra [19, 20]. A questo scopo sono stati    cativamente modulato nei tempi successivi.
        testati 42 differenti antibiotici.             Questo calo era già evidente al T1 (1 mese
        Prima dell’impiego dei detergenti a base       dopo l’inizio dell’applicazione del PCHS), in
        di Bacillus-PCHS, le sequenze delle specie     modo più marcato per Staphylococcus spp,
        di Bacillus-PCHS sono state caratterizzate,    e si è mantenuto stabile nel tempo per tut-
        così da poterle riconoscere a livello di sub-  to il successivo periodo di applicazione del
        specie ed essere in grado di discriminarle     PCHS (4 mesi).
        facilmente dalle altre specie o sottospecie    In sintesi, le CFU/m2 sono diminuite del
        simili di Bacillus ambientali, potenzialmen-   98% rispetto al T0. Queste differenze sono
        te riscontrabili sulle superfici campionate.   risultate statisticamente significative (p ≤
        La resistenza farmacologica dei ceppi di Ba-   0,0001) a tutti i tempi testati e per tutti i
        cillus contenuti nel detergente PCHS è stata   gruppi, con l’eccezione delle Enterobacteri-
        caratterizzata sia tramite microarray che      aceae. A causa del ridotto numero di CFU
        per mezzo di antibiogrammi tradizionali,       rilevato per la popolazione dei miceti, la
        mostrando, come atteso, la presenza di po-     loro presenza è stata analizzata median-
        chi geni R (gruppo OXA, msrA) conferenti       te PCR quantitativa (qPCR), specifica per
        resistenza alla penicillina e ai macrolidi, e  Candida spp., Aspergillus spp. e Fusarium
        confermando così i risultati precedentemen-    spp., allo scopo di quantificare il numero
        te ottenuti [13, 14].                          dei loro rispettivi genomi. Al T0 è stata os-
        I ceppi di Bacillus-PCHS sono stati caratte-   servata una forte contaminazione da parte
        rizzati anche a livello biologico, valutando   di Candida spp. (6,5x103 genomi/100 cm2),
        la capacità delle loro spore di germinare e    mentre le specie di Aspergillus e Fusarium
        colonizzare le superfici rigide e di compete-  sono risultate molto scarse (40 e 5 geno-
        re con altre specie microbiche contaminan-     mi/100 cm2, rispettivamente).
        ti la stessa area. I risultati ottenuti hanno  Il trattamento con PCHS ha indotto un for-
        indicato che le spore derivate dal Bacillus-   te e stabile calo della presenza di Candida
        PCHS abbiano la capacità di germinare sul-     (0.25 genomi/100 cm2 al T4, corrisponden-
        le superfici inanimate asciutte, generando     te a più del 99% di calo) e della presenza
        cellule batteriche in forma vegetativa.        di Aspergillus (2.6 genomi/100 cm2 al T4,
                                                       pari a circa il 93% di riduzione), mentre
        IMPATTO DEL SISTEMA PCHS                       la scarsa presenza di Fusarium è risultata
        SULLA COMPOSIZIONE DEL                         non influenzata dal trattamento con PCHS.
        MICROBIOTA DELLE SUPERFICI                     Le differenze misurate sono risultate tut-
        OSPEDALIERE                                    te statisticamente molto significative (p ≤
                                                       0,0001). Come atteso, le analisi molecola-
        L’impatto del sistema PCHS sulle superfici     ri simultanee eseguite tramite due diverse
        ospedaliere è stato valutato in termini di     qPCR (panB-qPCR, che rileva tutti i batteri
        composizione del microbiota, prima (T0) e      e spo0A-qPCR, specifica per Bacillus) sul
        dopo l’introduzione della procedura di pu-     DNA estratto dagli stessi campioni am-
        lizia PCHS (T1, T2, T3, T4, con intervallo     bientali, hanno rivelato un concomitante
        mensile). I campioni ambientali sono stati     aumento nel tempo del numero di cellule
        raccolti 7 ore dopo l’applicazione del de-     batteriche di Bacillus [21, 22].
        tergente, così da permettere lo sviluppo di    I Bacillus-PCHS hanno quindi l’abilità di
        fenomeni di ricontaminazione e dunque          competere con il microbiota presente sul-
        essendo in grado di valutare la stabilità      la superficie ospedaliera, rimpiazzando le
        dell’effetto modulatorio indotto dal PCHS      specie microbiche patogene originariamente
        sul microbiota. I risultati delle analisi mi-  presenti sulle superfici. Si mette in eviden-
        crobiologiche hanno mostrato un forte calo     za come l’incremento dei Bacillus-PCHS ri-
        del numero di CFU/m2 per tutti i patoge-       sulti stabile nel tempo e rilevabile in tutti
        ni testati, con l’eccezione del gruppo delle   i campioni, indipendentemente dal tipo di
        Enterobacteriaceae, già scarsamente rappre-    superficie testata.

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