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A.N.M.D.O.

        „„Infezioni precoci (early infections) con tem-     presupporrebbe un biofilm ancora non del tutto
        po di insorgenza da <4-6 settimane a 3 mesi.        strutturato e quindi consentirebbe ancora un
        Si ritiene che vengano acquisite durante l’inter-   approccio di tipo conservativo analogo a quello
        vento per dispersione di materiale microbico        perseguibile per le forme con insorgenza da
        sul campo operatorio. Più raramente possono         <4-6 settimane a 3 mesi. È dunque evidente
        essere collegabili ad altri focolai infettivi già   che qualunque sia il concetto di “early”a cui si
        presenti e non eradicati prima dell’interven-       fa riferimento (per tempistica rispetto all’inter-
        to. Sono più spesso causate da microrganismi        vento – early infection - o rispetto all’insorgen-
        ad alta patogenicità (St. aureus, bacilli gram      za dei sintomi – early diagnosis -) il debride-
        negativi). Se diagnosticate precocemente (<3        ment costituisce un’emergenza chirurgica da
        settimane) è possibile che la colonizzazione        eseguire il prima possibile, nell’intento di agire
        batterica possa essere ancora limitata, seb-        contro un biofilm non ancora organizzato e
        bene sia noto che il biofilm batterico si formi     conseguire la ritenzione dell’impianto.
        dopo poche ore o giorni dall’impianto protesi-
        co. Tuttavia il semplice criterio temporale non     Tuttavia una revisione sistematica sull’impie-
        consente di formulare una prognosi adeguata,        go della tecnica di debridement e lavaggio con
        poiché il risultato del trattamento conservativo    ritenzione della protesi in seguito a infezione
        dipende anche dalla localizzazione dell’infe-       peri-protesica post-operatoria precoce e infe-
        zione (se in un’area raggiungibile dalla pulizia    zione ematogena tardiva mostra che questa
        chirurgica o no).                                   procedura ha un successo limitato.
        „„Infezioni ritardate (late infections) con tem-
        po d’insorgenza tra 3 e 24 mesi dal posizio-        EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI
        namento dell’artroprotesi (Osmon, 2013). Sono       RISCHIO
        considerate da acquisizione esogena. La causa
        è la dispersione di materiale microbico sul cam-    Recenti studi indicano che PJI è il primo mo-
        po operatorio. Poiché si presuppone che in tali     tivo di fallimento per le protesi di ginocchio e
        infezioni il biofilm sia ormai ben strutturato, la  il terzo per le protesi d'anca negli Stati Uniti:
        strada terapeutica più condivisa è rappresentata    anche in Europa, con lievi differenze tra i paesi,
        da un approccio combinato medico-chirurgico         PJI è tra i primi tre motivi che portano ad un
        che prevede la rimozione dell’artroprotesi con      intervento di revisione. Nei centri specializzati
        posizionamento di cemento spaziatore e riposi-      oggi il rischio complessivo di PJI è relativamen-
        zionamento dell’artroprotesi una volta accerta-     te basso, da 0,5 a 3%: tuttavia, alcune con-
        ta l’eradicazione dell’infezione. La durata della   dizioni possono aumentare il rischio. Queste
        terapia antibiotica non dovrebbe essere rigida-     includono: interventi precedenti sulla stessa
        mente predefinita ma guidata dall’andamento         articolazione, diabete, fumo, alcool o droga,
        della proteina C-reattiva (PCR), con sospensio-     vasculopatie periferiche, insufficienza renale,
        ne correlata alla negativizzazione stabile di       trattamenti con corticosteroidi: il verificarsi,
        tale parametro. Si sottolinea che l’intervento      nello stesso paziente, di due o più fattori di
        chirurgico di riposizionamento dell’artropro-       rischio, aumenta il rischio esponenzialmente.
        tesi viene effettuato solamente a fronte di una     Inoltre l’infezione si verifica mediamente nel
        ragionevole certezza di eradicazione dell’infe-     2% dei casi, anche in presenza di un’asepsi
        zione. L’intervento dovrebbe essere considerato     ottimale, di una procedura chirurgica corretta
        “pulito”, senza necessità di somministrazione       e di una profilassi antibiotica adeguata.
        di antibiotico se non per la profilassi a breve     Limitatamente all'Italia vengono effettuati ol-
        termine.                                            tre 150.000 impianti protesici primari all’anno
        „„Infezioni tardive (delayed infections) (>24       (65% anca, 31% ginocchio) con percentuale di
        mesi) sono considerate a patogenesi ematoge-        infezione compresa tra 0,5-2% per l’anca e tra
        na, da siti di infezione remoti. Per ridurre tali   2,5-5% (nord) a 0.6-12% (centro-sud-isole) per
        infezioni dovrebbe essere applicato il concetto     il ginocchio. La percentuale di infezione per
        di diagnosi precoce in relazione alla durata dei    reimpianti varia tra il 2.5 ed il 20%. In Italia i
        sintomi: infatti una diagnosi precoce, entro 3      nuovi casi di infezione sono ca 2600/anno (an-
        settimane dall’insorgenza del quadro clinico,       ca, ginocchio) con una spesa media di 90-100

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