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A.N.M.D.O.

        dimensioni maggiori (in genere sedi dei di-        zione da parte del governo regionale e delle
        partimenti di emergenza-urgenza) in azien-         province autonome.
        de ospedaliere. I 940 ospedali pubblici di di-
        mensioni piccole e medie rimangono, invece,        Terza riforma sanitaria e principali provve-
        presidi delle aziende sanitarie. Soltanto la       dimenti organizzativi
        Regione Lombardia distingue, in un periodo         Come sopra esposto, la terza riforma sani-
        successivo, nettamente la gestione dell’assi-      taria attribuisce al direttore generale delle
        stenza ospedaliera da quella territoriale.         aziende sanitarie e ospedaliere una maggiore
        I piccoli distretti sanitari, in genere istituiti  competenza imprenditoriale, ma nello stesso
        per un territorio di 5.000 - 15.000 abitanti,      tempo aumenta la sua responsabilità rispetto
        vengono accorpati e diventano strutture di-        agli obiettivi di budget assegnati.
        strettuali con 60.000-70.000 abitanti e oltre.     Il potenziamento della prevenzione primaria,
        I distretti sanitari e i presidi ospedalieri di-   secondaria e terziaria, un’efficace assistenza
        ventano centri di costo, con proprio budget        territoriale a livello distrettuale e la raziona-
        e rendicontazione separata.                        lizzazione dei servizi ospedalieri in rapporto
        Nella Provincia autonoma di Bolzano, la            al reale fabbisogno, sono i principali compiti
        Giunta provinciale decide che a causa del-         assegnati dalle regioni e province autonome
        le particolari condizioni geografiche (zone        alla direzione strategica delle aziende sani-
        montane e lunghe vallate) rimangono con-           tarie.
        fermati tutti i distretti esistenti, un principio  L’invecchiamento della popolazione, richie-
        ritenuto fondamentale dalla prima riforma          de urgenti provvedimenti per assistere i nu-
        sanitaria del 1978.                                merosi pazienti affetti da patologie croniche
                                                           degenerative. A tale riguardo, il trasferimento
        La terza riforma sanitaria (“Riforma Bindi”)       di prestazioni sanitarie dall’ospedale ai di-
        Con il Decreto legislativo 299/1999 dal titolo     stretti sanitari, con presa in carico globale h
        “Norme per la razionalizzazione del Servizio       24 per 365 giorni/anno da parte di team in-
        Sanitario Nazionale“ vengono stabiliti nuovi       terdisciplinari e multiprofessionali (medici di
        obiettivi strategici per migliorare la qualità e   medicina generale, medici specialisti, infer-
        l’efficienza del sistema sanitario e, non per      mieri, terapisti della riabilitazione, psicologi,
        ultimo, per garantire la sua sostenibilità.        operatori sociali), rappresenta un obiettivo
        Viene confermato il modello esistente della        prioritario. A tali fini, nelle regioni e province
        direzione strategica, composto da direttore        autonome vengono sperimentati vari modelli
        generale, direttore sanitario e direttore am-      assistenziali, con un’apprezzabile riduzione
        ministrativo. In un periodo successivo, nella      del tasso di spedalizzazione.
        Provincia autonoma di Bolzano viene istitu-        Un ulteriore provvedimento imposto alle di-
        ita, con legge, anche la figura del direttore      rezioni strategiche è la riorganizzazione delle
        tecnico-assistenziale aziendale.                   reti ospedaliere regionali e la prosecuzione
        Alle aziende sanitarie rimane la personali-        della riduzione dei posti letto per acuti fino
        tà giuridica di diritto pubblico, ma con una       a raggiungere i parametri stabiliti. Infatti,
        maggiore autonomia imprenditoriale della           in seguito a un accordo tra Stato, regioni e
        direzione strategica. Il direttore generale ap-    province autonome, vengono stabiliti i nuovi
        prova con apposito atto aziendale l’assetto        standard numerici per i posti letto, passan-
        organizzativo della propria azienda, e defi-       do a 3,0 posti letto per 1000 abitanti per le
        nisce le funzioni e i criteri di valutazione       acuzie e 0,7 posti letto per 1000 abitanti per
        della dirigenza.                                   la riabilitazione e la lungodegenza postacu-
        Nelle aziende viene nominato il “collegio di       zie. Ai fini dell’ottimizzazione della qualità,
        direzione strategica”, un organismo tecnico-       della sicurezza e dell’efficienza dell’assi-
        consultivo multiprofessionale che supporta         stenza ospedaliera, vengono definiti centri
        il direttore generale nell’ambito della pro-       di eccellenza clinica, con applicazione del
        grammazione aziendale e organizzazione.            modello “hub and spoke” all’interno del net-
        Riguardo al raggiungimento degli obiettivi,        work ospedaliero regionale e delle province
        il direttore generale è sottoposto a valuta-       autonome.

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