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province autonome viene creata una rete com- obiettivo di superare le criticità del sistema
plessiva di 673 unità sanitarie locali (USL). sanitario in vigore. Gli obiettivi principali
In quel periodo l’Italia conta ca. 57.000.000 della nuova riforma riguardano il potenzia-
abitanti. L’assistenza sanitaria è erogata in mento dell’efficienza e della qualità del siste-
strutture o servizi sanitari direttamente ge- ma sanitario italiano e la sua sostenibilità .
stiti dalle unità sanitarie locali e in strutture Le unità sanitarie locali, finora strutture
private (case di cura, altri servizi sanitari) operative dei comuni e prive di personalitÃ
convenzionate con il Servizio Sanitario Na- giuridica, diventano aziende sanitarie, quali
zionale. Per garantire un’assistenza di base enti operativi della regione, dotati di persona-
capillare e, quindi, molto vicina al cittadino, lità giuridica. Il consiglio di amministrazio-
la legge di riforma prevede la creazione di pic- ne viene sostituito da un direttore generale,
coli distretti sanitari preferibilmente sistemati coadiuvato da un direttore sanitario e da un
in un’unica sede assieme al distretto sociale. direttore amministrativo. La citata direzione
strategica viene nominata dalle regioni e pro-
Scenari negli anni successivi alla prima ri- vince autonome tramite un contratto libero-
forma sanitaria professionale a termine, in genere quinquen-
La popolazione, pur apprezzando i princìpi nale e rinnovabile previa valutazione.
fondamentali delle riforma, è insoddisfatta La responsabilità delle regioni e delle pro-
con l’attuazione della medesima. Inoltre, do- vince autonome per l’assistenza sanitaria
po i primi anni di sperimentazioni del nuovo aumenta in misura considerevole e riguar-
assetto organizzativo, non viene raggiunto l’o- da i seguenti ambiti: competenza legislativa
biettivo principale delle riforma che prevede, ai nel rispetto dei principi fondamentali della
vari livelli, la creazione di una rete assistenzia- norma statale, distribuzione dei fondi alle
le omogenea in tutto il Paese, senza squilibri aziende sanitarie, programmazione, direttive
territoriali. In particolare, l’assistenza sanitaria organizzative e controllo. Il finanziamento
territoriale continua a presentare rilevanti ca- continua ad essere garantito dal Fondo Sa-
renze, per cui il ricorso alle cure ospedaliere nitario Nazionale, mentre per la contabilitÃ
rimane elevato, con tendenza all’aumento ne- e il finanziamento viene applicata la logica
gli anni successivi. Ciò comporta un sovraf- aziendale, la remunerazione del personale
follamento dei reparti di degenza, con gravi avviene in base alle funzioni e alla respon-
disagi per i pazienti e gli operatori sanitari. In sabilità , a prescindere dall’anzianità di ser-
quel periodo, i mass media segnalano quasi vizio. La dirigenza viene sottoposta a valu-
giornalmente episodi di “mala sanità “, mentre tazione dell’operato.
nelle unità sanitarie locali aumentano i de- Altri provvedimenti fondamentali, coerenti
biti. I comuni si trovano in difficoltà con la con la nuova logica aziendale sono: intro-
gestione delle unità sanitarie, la popolazione è duzione di un sistema di “controlling†per il
scontenta, la spesa diventa incontrollabile e lo continuo monitoraggio dell’efficienza opera-
Stato deve ogni anno intervenire per spianare tiva e della situazione economica nonché la
i disavanzi di amministrazione. Il Parlamen- definizione delle competenze e dei compiti
to e il Governo, sotto la spinta dell’opinione del personale dirigente. I primari e gli altri
pubblica, ravvisano l’esigenza di un profondo dirigenti apicali dei servizi sanitari territoria-
cambiamento organizzativo e gestionale dei li diventano direttori, mentre i medici aiuti e
servizi sanitari, pur confermando i princÃpi gli assistenti diventano dirigenti sanitari. In
fondamentali e gli obiettivi della prima riforma quanto dirigenti, tali operatori, oltre a man-
sanitaria, in piena sintonia con l’articolo 32 tenere la responsabilità per le prestazioni
della Costituzione. sanitarie svolte, diventano corresponsabili
per la spesa.
La seconda riforma sanitaria
Con il Decreto legislativo n. 502/1992, così Seconda riforma sanitaria e principali prov-
come modificato dal Decreto legislativo n. vedimenti organizzativi
517/1993, viene approvato il “Riordino del Le 673 unità sanitarie esistenti vengono
Servizio Sanitario Nazionaleâ€, con il preciso trasformate in 228 aziende e gli ospedali di
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